Questa breve nota è dedicata all’amico Alberto Fatucchi a pochi mesi dalla sua scomparsa.
Nei dintorni della sua abitazione aretina di via Tarlati,fuori dal bel giardino che la circonda e al di sotto delle mura del Prato,si estendono o si estendevano uliveti e vigne cui il Professore era molto legato.
Al centro l’oramai svuotata conca scavata per ospitare il laghetto artificiale per uso irriguo che ha permesso la scoperta di un’antica strada romana di cui ho parlato tempo fa nel Bollettino della Brigata.
Proprio nei pressi di via Pietramala sul lato opposto alle proprietà Fatucchi, gli scavi del novecento, conosciuti come scavi della Catona, avevano evidenziato notevoli resti templari etruschi.
Sull’altro lato della via, dove si estendeva fino a poco tempo una vigna,
i recenti scassi effettuati per espiantare le vecchie viti oramai infruttuose
hanno portato in superficie diversi resti ceramici che, seppur di nessun valore venale in quanto del tutto frammentari, testimoniano la probabile esistenza di un antica area cimiteriale.
Riportiamo a corredo della nostra breve nota alcune foto di scattate in loco di ceramiche dal VI secolo avanti cristo fino all’epoca romana emerse tra le zolle sollevate durante i recenti lavori.
Ovviamente i frammenti documentati sono quelli affiorati dal terreno, visibili senza effettuare scavi o ricerche accurate.
Tuttavia si tratta di reperti già sufficientemente significativi specie se si considera che sono complementari a resti di probabili coperture di vasi cinerari analogamente visibili qua e là nel terreno.
Da segnalare anche degli insoliti vuoti ipogei che sembrano suggerire la presenza di opere sotterranee disseminate su tutta la vasta area che meriterebbe una ricerca approfondita…
Un’ ultima segnalazione: Ai piedi dell’invaso destinato a contenere le acque per l’irrigazione,sono visibili delle gigantesche pietre in parte squadrate: sono forse i resti di un’antica struttura dissepolta casualmente quando fu realizzato il laghetto?
A quando l’inizio di un’esplorazione scientifica dell’intera area?
Con questo auspicio salutiamo ancora una volta il nostro caro Professore.
Giuseppe Ceccatelli